Incredibile: i topi si aiutano tra loro nei momenti difficili!

Piccoli e per lo più innocui, ma portatori di quella è definita tecnicamente musofobia, ovvero la fobia per la presenza di topi, questi animaletti ci insegnano una lezione davvero molto importante: perché, nonostante la loro piccola grandezza, sono in grado di aiutarsi tra loro, non abbandonando mai nessuno, anzi cercando di rimanere uniti sempre, anche di fronte alle avversità. Parola di scienza!

Lo dice la scienza

Spesso si sente dire che i topi sono la perfetta rappresentazione, ma in piccolo, della società umana. E quindi risultano perfettamente compatibili con quelli che spesso sono anche degli esperimenti invasivi, volti a capire come far funzionare meglio il nostro modo di relazionarci e anche per testare alcune soluzioni importanti, sopratutto a livello medico.

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Per quello che riguarda in particolar modo il loro livello sociale, sappiamo attraverso alcuni studi condotti da parte dei migliori neuroscienziati di tutto il pianeta, che proprio i topi sarebbero un esempio eclatante di ciò che è nei fatti l’aiuto nei confronti di chi si trova in difficoltà. Parliamo di esperimenti tangibili.

La cosa bella, che è stata notata, è che spesso per i topi che si trovano salvi o comunque in una condizione di sicurezza non c’è alcun tipo di ritorno specifico, infatti, mettono a rischio la loro vita e la loro stessa incolumità solo per far fronte all’aiuto pratico nei confronti di un simile.

Parliamo dell’esperimento

E’ il 2011, e per cercare di stabilire come si comportano gli animali nelle relazioni interpersonali, viene condotto uno studio, che ha come protagonisti i topi. Si tratta di un animale che già di suo ama vivere in gruppo, e odia terribilmente le situazioni di solitudine. E questo ha fatto pensare che potessero essere i soggetti più adatti all’esperimento.

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L’esperimento è partito con un topo libero che poteva aiutare un altro chiuso dentro una gabbietta. Il topo libero più e più volte ha cercato di capire sfruttando tutte le sue conoscenze come liberare il suo simile, fin quando, alla fine, è riuscito a sbloccare la porticina che impediva al topo in gabbia di liberarsi.

Si è trattato di uno sforzo mosso dall’empatia: per il topo libero nessuna ricompensa, nessun tipo di suggerimento, si è trattato solo ed esclusivamente di uno sforzo proteso e svolto alla fine di aiutare il suo simile a raggiungere quella libertà che gli era propria e che quindi conosceva direttamente: per la serie “come me, anche tu!”

Cosa impariamo?

Questo esperimento serve intanto per studiare meglio l’organizzazione interna della società dei topi, che per certi versi è molto simile a quella umana, ma differisce per un dettaglio importantissimo, che spesso noi umani mettiamo in secondo piano, e che si chiama empatia, di cui i topi ne sono portatori sani.

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Con l’empatia, i topi sanno creare una struttura molto solida, sono in grado di gestire un modo di concepire e vivere davvero incredibile e stabile, e sanno per certi versi essere l’aiuto che serve quando sei in pericolo, non tenendo conto del potenziale rischio che loro stessi possono correre in situazioni limite.

E questo accade non perché non abbiamo consapevolezza del pericolo, perché sono anche loro animali, e come tutti gli animali fiutano il pericolo in modo molto più marcato rispetto agli umani. Ma sono mossi da un senso di riconoscimento che forse detta la legge per la salvaguardia della specie. Per questo non si fanno intimorire da nulla.

Il comportamento sociale dei topi

E’ chiaro che in tutto questo quello che emerge con grande e spiccata evidenza è il comportamento sociale dei topi, che amano follemente stare tutti insieme, e danno vita a una società gerarchicamente composita, ma pur sempre perfettamente in linea con il rapporto di aiuto reciproco che non manca in nessun caso.

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Ciò significa che ognuno ha il suo compito e deve portarlo a termine affinché la società dei topi funzioni perfettamente. Ma allo stesso tempo non trascurano mai quello che è invece il loro modo di essere e di vivere, in relazione e in funzione dei loro simili, che restano alla base di tutti i rapporti.

Empatia e altruismo sono, quindi, gli elementi dai quali non possiamo assolutamente non dipendere, e ci permettono per questo motivo di avere ben chiara una funzione importantissima: la cooperazione tra componenti dello stesso gruppo è indispensabile perché la struttura si mantenga soldi e la loro sopravvivenza venga tra le tante cose assicurata.

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