
Sembra quasi impossibile ma Mahali ci ha lasciati. Questa notizia ha scosso molte anime sensibili che hanno seguito la vicenda con apprensione e interesse. Non ce l’ha fatta la giraffa simbolo di uno zoo statunitense che, quindi, ha lasciato un vuoto enorme in chi ha avuto l’onore di conoscerla dal vivo e non solo.
La giraffa: un animale meraviglioso
Si tratta di uno degli animali più particolari e affascinanti sulla faccia della Terra. La giraffa, con il suo lungo collo e le folte ciglia che rendono la sua espressione dolcissima e affettuosa, sembra quasi uscire da una favola. Presente in natura nella savana africana, attualmente è possibile incontrarla in cattività, in svariati zoo di tutto il mondo.

A conquistare il cuore di molti è soprattutto la sua indole pacifica. Lo sguardo intenso e il suo passo elegante, poi, la rendono un animale curioso e amato da bambini e adulti di qualsiasi età. Tanta è la sua dolcezza quanto grande è la sua mole. La giraffa può raggiungere i 6 metri di altezza.
Il motivo? Il collo molto lungo, che può superare i due metri di lunghezza. Il manto della giraffa è caratterizzato da macchie irregolari, di colore marrone, su sfondo più chiaro, sempre di tonalità relative al marrone. Dal punto di vista nutrizionale, si tratta di una specie erbivora. Il collo è molto utile per raggiungere i rami più alti degli alberi e, quindi, per cibarsi.
L’habitat della giraffa
L’Africa subsahariana è l’habitat naturale delle giraffe e, in particolare, è la savana l’ecosistema in cui possono essere trovate le giraffe in natura. Si tratta di animali sociali che solitamente vivono in gruppi non stabili, al cui apice si trova in genere una femmina, adulta ed esperta. La vita nella savana non deve essere semplice!

Lo stare in gruppo rappresenta un modo per difendersi dai predatori. Inoltre, l’indole tranquilla e pacifica della giraffa non sta a significare che non si riesca a difendersi in caso di attacco! Pensa alla grande mole di questo mammifero: un solo calcio potrebbe far desistere un leone dall’avvicinarsi al branco o ai cuccioli presenti.
Il motivo che molte giraffe si trovino attualmente in cattività, in centri di recupero, zoo e luoghi similari può rappresentare una speranza di sopravvivenza di questa specie che, nel corso degli anni, sarebbe stata purtroppo protagonista di una serie di episodi di bracconaggio che, se reiterati anche in futuro, potrebbero creare condizioni di vulnerabilità per la propria sopravvivenza.
Chi era Mahali?
Tra le giraffe ospiti degli zoo di tutto il mondo, c’era Mahali. Un esemplare maschio che sarebbe stato uno dei più longevi, avendoci lasciati alla veneranda età di circa 22 anni. Il motivo della morte di Mahali sembrerebbe essere riconducibile al peso dell’età. Nonostante sia un processo naturale, non è facile fare i conti col vuoto che animali come Mahali possono lasciare.

Mahali, infatti, si trovava nello zoo di appartenenza da molto tempo (sembra per più di venti anni ormai) e qui era diventato un vero e proprio simbolo che riusciva a richiamare visitatori, grandi e piccini, con la sua indole curiosa e socievole. Sembra infatti che riuscisse a riconoscere chi se ne prendeva giornalmente cura.
A volte il legame profondo che l’essere umano riesce a stringere con gli animali, e viceversa, è indescrivibile! Alcuni problemi fisici e motori sembrano aver interessato Mahali già da qualche anno ma, fortunatamente, una serie di trattamenti specifici e accurati avrebbero fatto sì che la giraffa avesse potuto condurre una buona vita fino a pochi giorni fa.
Un omaggio a Mahali
Inutile ripetere come la morte di Mahali sia stata un colpo al cuore per chi ha avuto il piacere di conoscerla, per chi ha seguito la vicenda a distanza e, ovviamente, per coloro che hanno avuto la possibilità di prendersene cura fino alla fine. Come si può rimanere impassibili di fronte a eventi come questo?

Purtroppo la vita è anche questo: il distacco fisico da persone e altri esseri viventi che, a modo loro, hanno creato un legame emotivo profondo con noi. E’ proprio su questo aspetto che dovremmo focalizzarci: Mahali non è più con noi fisicamente ma continua a vivere nei nostri cuori e nelle nostre menti.
Molti visitatori che da ora in poi si recheranno allo zoo non si dimenticheranno certo di Mahali e del contributo che ha dato alla struttura con la sua socievolezza e la sua tranquillità. Una vita lunga e ben vissuta che non può che concludersi con un grande omaggio da parte di chi ha avuto l’onore di conoscerla e prendersene cura.