I fichi… Che delizia! Frutto simbolo della fine dell’estate, che può in alcuni generare un po’ di malinconia per la fine delle vacanze, segna il periodo di transizione all’autunno. Il fico è molto apprezzato in cucina per la preparazione di ottime marmellate da gustare con pane e formaggi.
Oltre a questi impieghi culinari, il fico resta un frutto saporito e perfetto anche se mangiato fresco, ancora meglio se appena staccato dall’albero! Non è raro, infatti, trovare nei giardini di case di campagna o di città l’albero del fico. Questo è molto resistente e si adatta bene a diversi tipi di terreno e di esposizione.
Non richiede, inoltre, grandi cure colturali per cui è adatto anche a chi non ha il pollice verde. Senza contare il fatto che avere un fico in giardino significa potersi godere i suoi deliziosi frutti! L’operazione di potatura, tuttavia, potrebbe essere necessaria. Continua con la lettura e scopri qual è il periodo ideale per eseguirla.
Il fico e la botanica
Ficus carica. Questo è il nome scientifico dell’albero del fico. Si tratta, come tutti sappiamo, di una specie vegetale arborea che produce i noti frutti. Essa appartiene alla famiglia delle Moraceae ed ha origine antica. Pare infatti provenire dai territori occidentali del continente asiatico ma è ormai presente in
tutto il bacino del Mediterraneo, dove si è ben ambientata. La pianta in questione può, se non potata, raggiungere i 10 metri di altezza. Essa presenta delle foglie di grande dimensione, molto ruvide al tatto, con venature evidenti nella faccia inferiore, di colore verde brillante e di forma lobata. Quando vengono staccate dai rami, producono una linfa biancastra.
I fiori sono molto piccoli e poco visibili mentre i frutti, che tutti conosciamo come fichi, hanno forma tondeggiante, con rugosità in superficie e la loro colorazione è variabile dal verde fino al viola, a seconda della varietà. Questi vengono raccolti per essere usati come ingredienti di svariate ricette e per il consumo freschi.
Il ciclo vitale del fico
Conoscere il ciclo vitale della pianta di cui si intende prendersi cura è essenziale per poter effettuare le operazioni colturali di cui ha bisogno nel periodo più adatto. Il fico, in particolare, è una pianta arborea caducifoglia. Ciò significa che durante il periodo invernale perde completamente le foglie e entra in quella che è detta quiescenza vegetativa.
Durante questo periodo, in altre parole, la pianta riduce al minimo la propria attività metabolica e solo con l’arrivo della primavera si assiste alla comparsa dei nuovi germogli. Inizia, in questo modo, la fase di ripresa vegetativa. Una volta che sono comparse e si sono sviluppate le foglie, inizia la fioritura che prosegue fino all’estate.
La produzione dei frutti avviene successivamente. Alcune varietà, in realtà, producono i cosiddetti fichi fioroni già in estate e solo successivamente i fichi che tutti almeno una volta nella vita abbiamo mangiato in autunno. E’, infatti, il periodo autunnale (nei mesi di settembre ed ottobre) quello di massima produzione dei suoi deliziosi frutti.
Scopri il mese ideale per potare il fico!
Le operazioni di potatura del fico possono avere obiettivi diversi in base al periodo in cui vengono eseguite. In generale, possiamo dire che prima di cimentarsi nella potatura di tale pianta è necessario procurarsi gli strumenti adatti, come i dispositivi di protezione e le cesoie da potatura, e solo successivamente iniziare.
La potatura che dovrebbe essere eseguita su piante giovani, nel corso dei primi anni di vita, ha l’obiettivo di fornire una struttura equilibrata alla chioma per favorirne una crescita omogenea, con rami ben distanziati. Al raggiungimento dell’età adulta, la pianta inizia la produzione dei frutti che, per essere stimolata, necessita di una
potatura da effettuare durante l’inverno, quando il fico si trova in quiescenza vegetativa. Durante questa operazione si va ad eliminare i rami secchi, per migliorare la struttura della chioma, e i polloni, che assorbono energia utile alla produzione dei frutti. Infine, in caso di esemplari anziani, si può effettuare una potatura leggera per stimolare la comparsa di germogli.
Un breve recap
In conclusione, la pianta del fico è chiamata in botanica Ficus carica. Pur essendo originaria delle zone occidentali dell’Asia, è ormai diffusa e coltivata nell’areale del Mediterraneo per la produzione dei frutti, chiamati comunemente fichi. Questi vengono consumati freschi o utilizzati in cucina come ingredienti di marmellate e altre ricette.
La pianta, per avere un sano sviluppo e una buona produttività, dovrebbe essere potata con lo scopo di eliminare vecchi rami e arieggiare la chioma durante i mesi di gennaio o febbraio, quando essa si trova in quiescenza vegetativa, ovvero quando riduce le proprie attività metaboliche, in vista dell’arrivo della primavera.