
In un mondo che corre sempre più veloce, dove il successo personale sembrano essere gli unici obiettivi rilevanti stanno sempre più emergendo delle nuove forme di disagio o anche schemi comportamentali legati a questo stile di vita. Una delle etichette più recenti degli ultimi tempi è quella della sindrome di Simon.
Che cos’è la sindrome di Simon
Il termine Simon deriva in effetti, dalle iniziali di cinque parole inglesi, ovvero single, immature, materialistic, obsessed with work e narcissist. Ovvero italiano come possiamo immaginare, significa single, immaturo, materialista, ossessionato dal lavoro e narcisista. Ma cosa significa effettivamente e cosa comporta questa sindrome di Simon? Scopriamo insieme il vero significato di questa sindrome.

Questo termine e questa definizione è stata coniata da uno psichiatra spagnolo, non si tratta effettivamente di una vera e propria patologia clinica ma un insieme di tratti e tendenze comportamentali che vanno a delineare un tipo di uomo adulto moderno. Si tratta di una sindrome che sicuramente non va presa alla leggera.
Infatti essa, rappresenta molto di più di uno stile di vita, si tratta infatti di una vera e propria condizione in cui tantissime persone si ritrovano e molto spesso non se ne rendono neanche conto, vivendo quindi in una sorta di comfort emotivo ma che può portare a solitudine, disorientamento e anche insoddisfazione.
Chi è l’uomo “Simon”
Immaginate un uomo ben curato, quindi anche con un buon lavoro, indipendente economicamente e anche molto attento all’apparenza. L’uomo Simon e anche molto spesso single sia per scelta o anche per paura, ha spesso delle relazioni breve e intense, ma cerca di evitare accuratamente ogni forma di impegno a lungo termine.

Ama viaggiare, collezionare esperienze e anche apparire interessante. C’è però da dire che dietro a quest’immagine brillante si nasconde l’incapacità di andare a creare delle relazioni profonde, avendo un’immaturità emotiva e quindi anche una costante paura di andare a perdere qualcosa. Queste persone, c’è da dire, che non sono necessariamente infelici.
Ma anche se non sono infelici vivono in una dimensione di perenne in corso, ovvero cercano sempre il lavoro perfetto, la forma fisica ideale, il partner senza difetti, quindi una vita sempre piena e stimolante. Il reale problema però è che questo stile di vita è centrato sul sé e può essere considerato una vera e propria trappola.
Da dove nasce questa sindrome?
Questa sindrome è la figlia del nostro tempo, infatti noi viviamo in un’epoca in cui viene esaltato l’individualismo, il consumo, l’estetica e l’efficacia. Infatti fin da giovani ci viene detto di fare carriera, si viene insegnato ad essere migliori e anche a non accontentarci mai. In realtà, però raramente ci viene insegnato il vero valore della stabilità emotiva.

Infatti, non ci viene insegnato il valore della stabilità emotiva, dell’empatia, della costruzione di una relazione sana ed equilibrata e anche della pazienza. In più c’è da dire che i modelli familiari degli anni 80 e 90, hanno contribuito a creare degli uomini che non hanno mutuo degli esempi di solidi di relazione effettive mature.
Per tale motivo, crescendo si sono ritrovati a replicare degli schemi di autonomia assoluta avendo quindi la difficoltà a condividere la propria vulnerabilità e avendo anche paura del fallimento in amore. Ma come si può reagire a questa sindrome? Si può uscire da questa gabbia o si è intrappolati per sempre?
Come uscire dalla Sindrome di Simon
Ovviamente, si tratta di una cognizione che non risulta essere una gabbia definitiva ma in realtà essa può diventare anche un’opportunità per crescere, infatti si sceglie consapevolmente di uscire da alcuni automatismi. Il primo passo è sicuramente prendere coscienza del proprio vivere e delle proprie motivazioni che ci spingono ad evitare dei legami.

In molti casi, si può richiedere il supporto di uno psicologo, in modo tale da aiutarci ad esplorare le proprie paure nascoste, le proprie convinzioni che ci limitano e i veri desideri. Infatti, spesso dietro l’apparente bisogno di libertà assoluta si nasconde il timore di essere vulnerabili ma anche di essere delusi o di deludere una determinata persona.
È importante quindi andare a coltivare delle relazioni autentiche e imparare a rallentare il proprio ritmo, imparando ad ascoltarsi e a dare valore alle cose, soprattutto ciò che è stabile e profondo. Questa sindrome quindi è una delle tante facce della nostra società moderna fatta di infinite possibilità, ma anche e soprattutto di moltissime fragilità nascoste.