
Il cervello umano è uno dei mondi più affascinanti che ancora oggi non è completamente stato esplorato. Tra le sue funzioni più importanti c’è sicuramente la capacità di formare dei ricordi, ed è proprio questa capacità che ha spinto la scienza a cercare di capire che cosa gli permette di conservare e richiamare le informazioni. Ecco quindi quanto è stato scoperto.
La memoria: uno dei sistemi più complessi
La memoria non è solamente un banale archivio nel quale sono presenti tutte le informazioni di ciò che si è vissuto, ma è un complicato sistema di elaborazione Secondo gli ultimi studi neuroscientifici, è stato possibile dimostrare che esistono varie tipologie di memoria che si dividono in: memoria sensoriale, memoria a breve termine, memoria a lungo termine.

La memoria sensoriale si impegna a trattenere quelle che sono le informazioni di ciò che è appena accaduto, quella a breve termine permette di mantenere tutte le informazioni per un periodo più lungo ma limitato. Il passaggio alla memoria a lungo termine invece avviene dei processi di consolidamento, che vanno ad interessare varie zone del cervello.
Tra i protagonisti principali di questo processo c’è l’ippocampo, cioè una regione cerebrale molto importante che permette di archiviare tutte le informazioni. Senza di esso, non ci sarebbe al capacità di trasformare le proprie esperienze e il proprio vissuto in ricordi stabili, che verrebbero banalmente compromesse senza lasciare traccia.
La sinapsi e la plastica neuronale
Un altro elemento molto importante nella formazione della memoria è la plasticità sinaptica, si tratta della capacità di interconnettere quelli che sono i neuroni di rafforzarsi oppure di indebolirsi in base a quelle che sono le varie esperienze che sono state vissuto durante il periodo di vita. Questa è una delle chiavi più importanti per il funzionamento della memoria.

Quando si impara qualcosa di nuovo, le sinapsi cioè i collegamenti tra le cellule nervose, si vanno a modificare. Si tratta di un meccanismo che permette al cervello di adeguarsi, così da creare dei nuovi percorsi neuronali molto più solidi e importanti, così che le informazioni possono essere conservate nel tempo.
Le ricerche più recenti hanno dimostrato che la ripetizione e l’associazione tra concetti, permettono un rafforzamento di questi ultimi, e ciò va a permettere a sua volta che i ricordi trovino una stabilizzazione e di diventare molto più duraturi nel tempo, senza essere compromessi. Questo ovviamente permette di portare con se tutto ciò che si è vissuto.
Il processo di consolidamento
Ovviamente, è molto importante sottolineare che non tutti i ricordi vengono fissati in maniera immediata nella mente: questo perché molti vanno a svanire nel tempo, mentre altri vanno a consolidarsi in memorie molto più durature. Questo viene anche chiamato processo di consolidamento, che permette di avere un ricordo resistente alla cancellazione.

Il consolidamento si svolge attraverso quelle che sono le attività sincronizzate di diverse regioni cerebrali. Un esempio può essere che, durante il sonno il cervello va ad elaborare e rafforzare le varie informazioni acquisite, e ciò permette id aumentare la probabilità che queste diventino dei ricordi a lungo termine, quindi duraturi nel tempo.
Le emozioni giovano un ruolo molto importante in questo tipo di processo. Gli eventi che infatti vanno a generare un impatto molto forte a livello emotivo, tendono ad essere ricordati molto più facilmente rispetto a quelli neutri, questo perché coinvolgono l’amigdala, una regione cerebrale legata alle risposte emotive che vengono rilasciate.
La memoria: uno degli strumenti più potenti della mente
Come da titolo, la memoria è uno degli strumenti più potenti della mente umana, proprio perché permette di definire quella che è la nostra identità e il modo in cui percepiamo il mondo circostante. Ogni ricordo è il risultato di un processo molto complesso che va ad interessare svariate regioni del cervello, in un continuo rapporto tra esperienza, emozione e apprendimento.

Grazie a quelli che sono stati i progressi della neuroscienza, oggi possiamo conoscere molto dettagli su quello che è il funzionamento della memoria e su come preservarla nel tempo Questo da modo di sfruttare alcune strategie per migliorare la capacità di ricordo e di comprensione i meccani che vanno a regolare il nostro pensiero.
Infine, ci teniamo a sottolineare che il cervello continua ad essere uno degli strumenti più complessi presente nel mondo, con molti segreti ancora da svelare. Questo dimostra come la ricerca scientifica può dare modo di scoprire processi sempre più avanzati ed esplorare le profondità della mente umana, e del suo possibile sviluppo.