Quella cistite che non passa? Potrebbe essere tutt’altro!

Sono soprattutto le donne a sperimentare sintomi urinari persistenti come bruciore, urgenza della minzione e dolore pelvico. Questi sintomi sono di solito attribuibili a infezioni urinarie ricorrenti. Se le terapie antibiotiche non risolvono la situazione e se le analisi delle urine risultano negative, allora occorre considerare diagnosi alternative. Vediamo quali.

La cistite interstiziale

La cistite interstiziale, conosciuta anche come sindrome del dolore vescicale, è una malattia cronica e non infettiva della vescica, caratterizzata da dolore pelvico, urgenza e frequenza di minzione, ma senza che vi sia in corso un’infezione batterica. Colpisce soprattutto le donne tra i 20 e i 50 anni, ma può manifestarsi a qualsiasi età e anche negli uomini.

Immagine selezionata

I sintomi possono essere più o meno intensi e la cistite interstiziale può presentarsi a intermittenza, ritardando spesso la diagnosi. Si arriva alla diagnosi per esclusione, basandosi su una serie di esami come le analisi delle urine, la cistoscopia e la biopsia vescicale. non vi è infatti un test specifico per accertare la presenza di cistite interstiziale.

Le cause della cistite interstiziale non sono ancora del tutto chiare. Si ipotizza un coinvolgimento del sistema immunitario che non funziona come dovrebbe, ma anche fattori neurologici e alterazioni della barriera uroteliale. Alcuni studi suggeriscono anche l’esistenza di una correlazione con la fibromialgia, la sindrome dell’intestino irritabile e la vulvodinia.

Altre condizioni da considerare

Quando i sintomi urinari persistono nonostante la somministrazione dei trattamenti terapeutici convenzionali, è importante considerare altre possibili diagnosi. Tra queste vi è quella di cistotrigonite che è un’infiammazione del trigono vescicale e che presenta sintomi simili a quelli della cistite interstiziale come il dolore pelvico e l’urgenza e la frequenza di urinare.

Immagine selezionata

Un’altra condizione da considerare è la vulvodinia caratterizzata da dolore cronico nella regione vulvare, spesso innescato da pressione o da contatto. La vulvodinia può essere confusa con infezioni urinarie a causa della vicinanza anatomica e della sovrapposizione dei sintomi, del tutto simili. Una corretta diagnosi richiede valutazioni ginecologiche accurate e approfondite.

Infine, ci sono ancora da considerare alcune patologie gastrointestinali come la sindrome dell’intestino irritabile che possono manifestarsi con sintomi del tutto simili e sovrapponibili a quelli delle infezioni urinarie. In questo caso è necessaria una valutazione medica multidisciplinare per individuare la causa esatta dei sintomi manifestati a livello gastrointestinale e genitale.

Trattamento della cistite interstiziale

Il trattamento della cistite interstiziale è abbastanza complesso e necessita di una personalizzazione, in quanto non esiste una cura definitiva ma un insieme di diverse strategie atte ad alleviare i sintomi. Le modifiche all’alimentazione, ad esempio eliminando gli alimenti irritanti per la vescica. La fisioterapia del pavimento pelvico e tecniche di rilassamento alleviano il dolore.

Immagine selezionata

Può essere anche compresa una terapia farmacologica che include analgesici, antistaminici e farmaci specifici per la cistite interstiziale. In alcuni casi si può ricorrere a instillazioni vescicali di farmaci o a trattamenti più invasivi come la neuro modulazione. Fondamentale è l’approccio multidisciplinare che coinvolga diverse figure mediche professionali e anche psicologiche se necessario.

La gestione della cistite interstiziale è complessa e pertanto richiede pazienza e collaborazione da parte del paziente e da parte dei medici, includendo anche un monitoraggio regolare e costante e l’adattamento del trattamento in base alla risposta individuale, tutti fattori essenziale per andare a migliorare la qualità di vita del paziente.

L’importanza della diagnosi precoce

La cistite interstiziale è una condizione sottostimata e per la quale la diagnosi arriva tardi, provocando un impatto significativo sulla qualità di vita di chi ne soffre. Una diagnosi precoce può prevenire trattamenti inappropriati e inutili e può ridurre la sofferenza del paziente. E’ importante che i medici siano consapevoli e aggiornati si questa patologia.

Immagine selezionata

Importantissima è la diagnosi differenziale dei sintomi urinari persistenti. Ma anche la consapevolezza dei pazienti è un fattore cruciale. Chi soffre di tali sintomi dovrebbe essere informato sulla possibilità di presenza di condizioni non infettive e dovrebbe mantenere un atteggiamento aperto e disponibile a cercare una valutazione specialistica nel più breve tempo possibile.

Infine, la ricerca medica e scientifica è importantissima per comprendere meglio la cistite interstiziale, le sue cause, i trattamenti terapeutici più adeguanti e la messa a punto di protocolli e procedure per determinare una diagnosi nel più breve tempo possibile. Gli studi clinici possono contribuire a migliorare le conoscenze su questa patologia complessa.

Lascia un commento